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Rinnovo Contratto Farmacisti Collaboratori

Rinnovo Contratto Farmacisti Collaboratori
Manifestiamo vicinanza ai colleghi collaboratori che stanno lottando per il rinnovo del contratto di farmacista.
L'attuale situazione è figlia di una gestione della professione errata, da parte della FOFI, che guarda solo agli interessi della Farmacia e non dei farmacisti.
Da anni, gli interventi della Fofi sono andati nella direzione di dare competenze al luogo, alle sacre mura della farmacia, e non al professionista iscritto all'ordine. Esempio lampante ne è la normativa sulla "Farmacia dei Servizi" -a firma del Vicepresidente e del Presidente Fofi- che, dal punto di vista professionale, non ha dato nessuna competenza al professionista farmacista, ma si è rivolta solo al luogo, senza neanche prevedere un giusto riconoscimento economico al professionista che effettua i Servizi.
Si parla tanto di aumentare le attività per i farmacisti dipendenti che dovrebbero effettuare questo e quello: tamponi, vaccini, telemedicina, analisi di prima istanza, ecc...
Ma, fino ad oggi, si è sempre stati attenti a specificare che è il luogo importante e nessun riconoscimento concreto è stato dato a chi indossa il camice bianco ed il caduceo.
Noi, farmacisti di Parafarmacia, da anni denunciamo un deprezzamento della professione del farmacista.
Si è negato al farmacista di fare i tamponi nel proprio esercizio controllato dall'ASL, da un canto, mentre dall'altro, i tamponi venivano effettuati fatti nei gazebo in mezzo alla strada, purchè alle spalle vi fosse una struttura denominata “farmacia”, anche se a metri di distanza; o, ancora, l'Ordine dei farmacisti di un determinato territorio dice ad un proprio iscritto, farmacista, di non poter gestire esami in telemedicina nella propria parafarmacia, però, allo stesso tempo la telemedicina viene fatta nelle sanitarie e nei luoghi più disparati.
Siffatta visione della professione danneggia tutti: è tutta la professione a perderci, non solo i farmacisti di parafarmacia.
Così facendo, passa il concetto che non è importante il farmacista che applica gli elettrodi, non è importante il farmacista che assiste il cliente nell'autoanalisi del sangue, non e' importante il farmacista che fa il tampone, sono importanti solo le mura della farmacia. Quindi, di conseguenza, il farmacista non merita neanche un trattamento economico supplementare per tutte queste nuove incombenze.
Le rimostranze e le critiche che i farmacisti collaboratori stanno facendo oggi alla gestione della nostra professione, costituiscono un argomento ben noto per noi farmacisti di parafarmacia che, da anni, stiamo combattendo un sistema che non premia il professionista, un sistema nel quale pur soggetti a obblighi deontologici, ordinistici e pensionistici, non siamo liberi nell'esercizio della nostra professione.
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