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Fnpi, a Cosmofarma passaggio di consegne alla presidenza

Fnpi, a Cosmofarma passaggio di consegne alla presidenza

Fnpi, a Cosmofarma passaggio di consegne alla presidenza

Di Segreteria, lunedì 16 aprile 2018
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Roma, 16 aprile – Il passaggio del testimone,  annunciato già nello scorso ottobre all’indomani del rinnovo dei vertici della Federazione nazionale dei farmacisti italiani, avverrà in occasione della prossima seduta del direttivo della Federazione nazionale parafarmacie italiane, che si terrà a Bologna, in occasione di Cosmofarma, il 22 aprile.   Davide Gullotta,  presidente della Fnpi, lascerà il posto a Matteo Branca, altro componente “storico” del cockpit della sigla delle parafarmacie. Un avvicendamento che avviene nel segno della piena continuità di gestione della federazione delle parafarmacie, che resterà strettamente ancorata alla sua linea di ferma difesa dell’esperienza professionale ed economica rappresentata dagli esercizi nati dalle “lenzuolate” di Bersani nel 2016. A confermarlo è lo stesso presidente designato Branca, in alcune dichiarazioni ospitate oggi da farmaciavirtuale.it.   “La nostra azione sindacale è sempre stata improntata alla strenua e trasparente difesa delle prerogative del farmacista operante in parafarmacia” spiega il futuro presidente della Fnpi.  “Innegabile è la dicotomia tra una abilitazione statale a gestire tutti i farmaci e il divieto di farlo, se non tra le mura della farmacia. Con quest’ultima che è legittimata in quanto luogo di dispensazione, al netto di convenzione e mutua, proprio dalla presenza del farmacista stesso, e da null’altro, se non da dinamiche di sostenibilità certamente condivisibili, ma quantomeno rivisitabili nell’ottica di un ragionevole, sensato, condiviso, concertato riassetto del sistema di distribuzione del farmaco». Branca, insomma, ribadisce per l’ennesima volta uno dei “mantra” della sua sigla sindacale:  è la presenza del farmacista che dovrebbe fare la differenza e non il luogo nel quale esso esercita. “Non è più il tempo di singoli provvedimenti, di palliativi, di pezze messe su ponfi sintomatici di un guazzabuglio ben più ampio”  ammonisce, ma semmai  “di avere, di creare un’idea chiara di quale sistema di distribuzione del farmaco vogliamo: confusionario, litigioso, dispersivo, tellurico, oppure stabile, lubrificato, efficiente, armonico?” Da qui la richiesta avanzata ad altre organizzazioni della professione: “Per raggiungere l’obiettivo è ovvio che serve la volontà di tutte le parti in causa di trovare un accordo. Dai colleghi tutti fino alla Federfarma di Marco Cossolo, passando per la politica e l’Ordine di Andrea Mandelli e Luigi d’Ambrosio Lettieri, che ringrazio della disponibilità manifestata” conclude Branca.  “Insieme potremo scongiurare il rischio del ripresentarsi annoso e straziante di altre battaglie fratricide e strali politici che costeranno molto caro a tutti, condannandoci all’irrilevanza“.

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